Preoccupato dal pagamento dell’imposta di registro? Non riesci a raccapezzarti tra gli obblighi da adempiere? Non temere. Segui il nostro articolo e tutto ti sarà più chiaro.
Cos’è l’Imposta di Registro?
Poniamo tu debba registrare un contratto (il caso più frequente è quello di un contratto di locazione o affitto di un immobile. Il concetto è valido sia che tu sia il locatore, sia che tu sia il conduttore).
Perché il contratto di locazione, quindi, abbia valore “contro terzi” è necessario che sia redatto in forma scritta e che venga registrato, anche in via telematica, presso uno sportello dell’agenzia delle entrate. L’importo dell’Imposta, come vedremo tra poco, varia in funzione dell’immobile in questione, del tipo di contratto che si sceglie, del regime fiscale di chi affitta la casa e di particolari casi di regimi IVA all’interno del contratto.
L’imposta, per i più scrupolosi, è regolata dal Testo unico dell’imposta di registro (TUR), approvato con D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131.
La registrazione del contratto di locazione prevede la presentazione di due copie dell’atto presso l’Ufficio del Registro. Per i contratti relativi agli immobili puoi usufruire anche del servizio di registrazione telematica dei contratti di locazione, di pari valore legale rispetto a quella in copia fisica direttamente depositata presso l’Ufficio.
Ma entriamo nello specifico.
Devi pagare l’imposta di registro del contratto di locazione?
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Entro quando devo pagare l’Imposta di Registro?
Devi effettuare la registrazione dell’atto entro 30 giorni dalla stipula del contratto. L’unico caso in cui non devi procedere con la registrazione è relativo al caso in cui la durata del periodo di locazione presente sul contratto non superi i 30 giorni complessivi nell’arco di un anno.
Devi effettuare il corrispondente pagamento dell’Imposta di Registro contestualmente al deposito degli atti e questo pagamento coprirà il primo anno di contratto. In questa fase, inoltre, devi pagare anche una Imposta di Bollo (€ 16 ogni 100 righe e per ogni eventuale foglio allegato). L’imposta di bollo è dovuta per ogni copia di contratto nel caso di consegna fisica. Nel caso della trasmissione telematica, invece, sarà sufficiente scontare l’imposta di bollo sull’unica copia che viene trasmessa all’Agenzia delle Entrate risparmiando, quindi, il 50% sull’imposta di bollo.
Dovrai pagare l’imposta ogni anno, per tutti gli anni previsti dal contratto. Le annualità successive alla prima puoi pagarle entro il trentesimo giorno dalla data di scadenza annuale (se il contratto ha, ad esempio, data 1° gennaio, le annualità andranno pagate entro il 31 gennaio di ogni anno, fino a scadenza contratto).
Nel caso di pagamento annuale, il versamento relativo alla sola prima annualità non può essere inferiore a € 67,00. Gli anni successivi al primo, viceversa contemplano la possibilità che la rata sia di importo inferiore.
Hai anche la possibilità di pagare l’Imposta in un’unica soluzione, comprensiva di tutte le annualità previste. In ogni caso, l’importo complessivo dell’imposta, anche se versato in un’unica soluzione, non può essere inferiore a € 67,00. Nel caso di pagamento unificato puoi usufruire di uno sconto relativo al tasso di interesse legale sull’imposta.
Lo sconto è al momento dello 0,2% (a partire dal 1° gennaio 2016) moltiplicato per gli anni del contratto (la metà cioè degli interessi, che ammontano allo 0,4%). Lo sconto non è di per sé piccolo, ma potresti trarne qualche vantaggio. Innanzitutto, eviteresti la possibilità di dimenticare una qualunque annualità dell’Imposta. Inoltre potrebbe risparmiarti una prima annualità “gonfiata”, nel caso in cui il contratto prevedesse un importo inferiore agli € 67.
Qualora il contratto venisse disdetto anzitempo e avessi versato l’imposta di registro in soluzione unica, hai diritto al rimborso dell’importo pagato per le annualità successive all’interruzione del contratto.
In prima registrazione, inoltre, ricorda che l’imposta va arrotondata di € 1,00 per eccesso, nel caso in cui il dovuto fosse composto da frazioni di euro. In sostanza, a puro titolo, esemplificativo, se l’importo corrisponde a € 90,70, pagherai € 91,00.
Per quanto riguarda i contratti tra privati va ricordato che l’imposta è a carico delle due parti in uguale misura, e che l’ammontare della cifra è comunque dovuta in solido, cioè entrambe le parti sono responsabili dell’eventuale mancato pagamento.
Sempre per i contratti di locazione e affitto è possibile optare per la formula della cedolare secca, esente dall’imposta di registro per le annualità successiva alla prima.
Ma quanto pago per l’Imposta di Registro?
Per quanto riguarda il pagamento dell’Imposta di Registro, l’ammontare ha un tasso relativo alla tipologia di contratto che depositi e corrisponde ad una percentuale sull’importo del canone.
- Per quanto riguarda l’uso abitativo, ad esempio, l’imposta è pari al 2% del canone annuo. Se opti per il regime del canone concordato (L. 431/98, cui dedicheremo un articolo più approfondito), in determinati comuni (“ad alta densità abitativa”), si ha diritto ad una riduzione del 30%. In pratica, per questa tipologia di contratti di locazione, che possono riguardare per loro natura, evidentemente, solo immobili ad uso abitativo, l’imposta di registro sarà dell’1,4% sul canone annuo.
- Per quanto riguarda un fabbricato strumentale per natura (quelli per attività lavorativa, per estrema semplificazione), il dovuto ammonta all’1% del canone annuo in caso di locazione da parte di un soggetto passivo IVA, o del 2% negli altri casi.
- Per quanto riguarda un fondo rustico, l’imposta è dell’0,5% annuo.
- Per quanto riguarda gli altri immobili, compresi box, cantine, pertinenze, l’imposta corrisponde al 2% annuo.
Di seguito una tabella riepilogativa:
Come pago l’Imposta di Registro?
Per quanto riguarda la tassa di registrazione devi usare l’apposito modulo F24 Elementi Identificativi (F24 EL.IDE.). Se sei soggetto titolare di Partita IVA, devi procedere necessariamente con modalità on line. Se non è così, puoi avvalerti facoltativamente della modalità telematica oppure pagare presso uno sportello dell’Agenzia, una banca convenzionata o presso gli uffici postali.
Di seguito una tabella con i codici da indicare sul modello, per tipologia di pagamento:
1500 – Imposta di registro per prima registrazione
1501 – Imposta di registro per annualità successive
1502 – Imposta di registro per cessioni del contratto
1503 – Imposta di registro per risoluzione del contratto di locazione
1504 – Imposta di registro per proroghe del contratto di locazione
1505 – Imposta di bollo
1506 – Tributi speciali e compensi
1507 – Sanzioni da ravvedimento per tardiva prima registrazione
1508 – Interessi da ravvedimento per tardiva prima registrazione
1509 – Sanzioni da ravvedimento per tardivo versamento di annualità e adempimenti successivi
1510 – Interessi da ravvedimento per tardivo versamento di annualità e adempimenti successivi
Anche per quanto riguarda i pagamenti degli anni successivi al primo, puoi versare il dovuto con le medesime modalità tramite, cioè, F24 ELIDE, oppure puoi optare per addebito diretto su conto corrente, servendoti dei servizi telematici.
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